CICLI BIOGEOCHIMICI
2024-08-07 08:05:47 0 Segnala
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Schema/Contenuto
Con ciclo biogeochimico si intende il percorso ciclico (più o meno perfetto) che la materia (elementi e composti )13;compie attraverso i compartimenti ambientali (litosfera, atmosfera, idrosfera, biosfera) a scala globale .
Ai cicli biogeochimici globali concorrono cicli13;biogeochimici locali , che tuttavia sono tipicamente13;non perfetti, dal momento che trasferiscono e13;prelevano materia dai compartimenti globali13;(atmosfera, idrosfera, biosfera)
I principali cicli biogeochimici degli elementi13;int eressano i macroelementi della biomassa13;(C, O, N, P, S), dal momento che il “motore”13;dei cicli elementari è la componente vivente
Il ciclo dell’acqua è essenzialmente a controllo13;abiotico, ma dipende dalla composizione13;dell’atmosfera e quindi è vincolato ai cicli13;biogeochimici degli elementi
In ogni ciclo si distinguono due fasi
Riserva
geologica
sempre di natura inorganica
costituita dall'atmosfera (cicli a carattere gassoso: ossigeno, azoto)
dalla litosfera (ciclo a carattere sedimentario: fosforo)
talvolta mista: atmosfera + litosfera e anche idrosfera; (zolfo, carbonio)
costituita da un fondo comune dove si trova immagazzinata lamaggior quantità di una particolare sostanza
Ciclizzazione
Biologica
rende disponibile una risorsa
CICLO BIOGEOCHIMICO DEL CARBONIO
Il ciclo del carbonio è strettamente controllato dalla componente biologica (uomo incluso), che lo ha profondamente trasformato e nel corso delle ere geologiche….e continua a farlo!!!
LA MAGGIORE RISERVA SI HA NELLE ROCCE DELLA LITOSFERA
CARBONATI
DEPOSITI ORGANICI
PETROLIO
CARBONE
METANO
VIENE RIMESSO IN CIRCOLO ATTRAVERSO
SOLUBILIZZAZIONE DEI CARBONATI
ERUZIONI VULCANICHE
UTILIZZO UMANO DEGLI IDROCARBURI
IMPORTANTI SONO LE FASI DI RISERVA DEL CARBONIO NELL'ATMOSFERA E NELL' IDROSFERA
SOTTO FORMA DI ANIDRIDE CARBONICA VIENE ASSIMILATO ATTRAVERSO LA FOTOSINTESI
NELL'ARIA È PRESENTE STABILMENTE CON UN VOLUME DI CIRCA LO 0,03%
TUTTAVIA NEGLI ULTIMI ANNI LA CONCENTRAZIONE È ANDATA PROGRESSIVAMENTE AUMENTANDO, CON CONSEGUENTE AUMENTO TENDENZIALE DELL'EFFETTO SERRA
CICLO BIOGEOCHIMICO DELL’OSSIGENO
Il ciclo dell’ossigeno è strettamente13;connesso al ciclo del carbonio e13;controllato dalla componente biologica13;(uomo incluso), che lo ha profondamente13;trasformato e nel corso delle ere13;geologiche….13;e continua a farlo!!!
L'ossigeno presente nell'atmosfera è di gran lunga inferiore a quello presente nell'acqua e negli strati superficiali della litosfera
Non c'è competizione per questa risorsa
LA COMPOSIZIONE ATMOSFERICA DETERMINA IL BILANCIO ENERGETICO E REGOLA IL CLIMA TERRESTRE
Il FORCING RADIATIVO è definito come il13;bilancio radiativo netto (entrate -13;uscite) globale (UV, Vis e IR) a livello13;della tropopausa in condizioni di13;equilibrio termico
La presenza di vapore acqueo (nubi),13;CO2, O2, CH4 , ozono ed altri gas che13;assorbono e riemettono radiazione13;infrarossa, determina13;“l’intrappolamento” dell’energia13;termica nella tropopausa13;(EFFETTO SERRA)
D’altra parte, vapore acqueo (nubi),13;aereosols e la copertura a terra13;riflettono in misura significativa la13;radiazione incidente13;(EFFETTO FRIGORIFERO)
CICLO BIOGEOCHIMICO DELL’ACQUA
Il ciclo biogeochimico dell’acqua è13;regolato dalle condizioni di13;temperatura, pressione e salinità….
…. ma esercita un forcing sia13;positivo che negativo sul bilancio13;radiativo ….
Il ciclo dell'acqua — conosciuto tecnicamente come ciclo idrologico — consiste nella circolazione dell'acqua all'interno dell'idrosfera terrestre, includendo i cambiamenti di stato fisico dell'acqua tra la fase liquida, gassosa e solida.
L'idrosfera rappresenta il 97% di tutta l'acqua del pianeta
il ciclo si compone di tre trasferimenti
precipitazione
deflusso
evaporazione
precipitazioni
dai 20 ai 200 cm
minori ai poli e nei deserti
maggiori nelle foreste e alta montagna
deflusso
la differenza tra la precipitazione e l'evaporazione, rappresenta il deflusso verso il mare, superficiale o sotterraneo
globalmente è positivo per le terre emerse, a prevalenza delle zone esoreiche (verso l'esterno del continente, verso il mare)
negli oceani invece è negativo con maggior evaporazione e quindi con deficit, compensato dal deflusso delle terre emerse
l'acqua assorbe circa la metà dell'energia solare che giunge sulla terra
è strettamente legato al ciclo dei nutrienti
non esiste l'acqua pura in natura
l'acqua piovana
contiene sali e minerali disciolti
ossigeno
anidride carbonica
pulviscolo
polline
sodio
calcio
magnesio
ecc.
acque sotterranee
riflettono la natura dei terreni attraversati
leggere
terreni silicei
dure
terreni calcarei
acqua di falda
tempi di ricambio lunghissimi
inquinamento quindi, è sempre un fatto grave
acqua scorrimento fluviale
riflette l'ecologia del bacino di alimentazione
sali disciolti
particelle in sospensione
organismi viventi
detrito organico
interazione col ciclo sedimentario
erosione
trasporto
sedimentazione
EFFETTI DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI SUGLI ECOSISTEMI LACUSTRI
TEMPERATURA:13;•RIDUZIONE DELLA DURATA DELLA GLACIAZIONE INVERNALE;13;•NEI LAGHI PROFONDI, L’INCREMENTO DI TEMPERATURA SUPERFICIALE AUMENTA LA PERSISTENZA DELLA STRATIFICAZIONE TERMICA VERTICALE E RIDUCE LA FREQUENZA DI RIMESCOLAMENTO INVERNALE;13;•RIDUZIONE DELLA SOLUBILITÀ DEI GAS ATMOSFERICI E SPOSTAMENTO DEGLI EQUILIBRI IONICI;13;•AUMENTO DEL RISCHIO DI CONDIZIONI DI IPOSSIA E STRESS SULLA FAUNA ACQUATICA;13;•ACCELERAZIONE DEI CICLI BIOLOGICI DEGLI ORGANISMI POICHILOTERMI (COPEPODI: +3°C13;⇒-25% DURATA DEL CICLO BIOLOGICO);13;•SPOSTAMENTO DELLE NICCHIE ECOLOGICHE VERSO LA TERMOFILIA;13;•FACILITAZIONE NELL’ACCLIMATAMENTO DI SPECIE ESOTICHE E/O INVASIVE TERMOFILE
PRECIPITAZIONI:13;NELLE REGIONI SUBTROPICALI E DI MEDIA LATITUDINE, I PATTERNS OSSERVATI DI VARIAZIONE CAUSANO:13;• AUMENTO DELLE FREQUENZE DI EVENTI DI PIENA E DI DISSECCAMENTO;13;• AUMENTO DEI TEMPI DI RICAMBIO IDRICO;13;• RIDUZIONE DELLA DILUIZIONE DEL CARICO TROFICO E DI INQUINANTI DAL BACINO IDROLOGICO.13;L’IMPATTO È ESALTATO ALL’APPROSSIMARSI DI CONDIZIONI EVAPORITICHE:13;• AUMENTO DELLA SALINITÀ E SPOSTAMENTO DEGLI EQUILIBRI IONICI;13;• SPOSTAMENTO DELLA LINEA DI COSTA, CON EFFETTI SULLA FLORA E FAUNA BENTONICA LITORANEA;13;• LA RIDUZIONE DEL LIVELLO IDROMETRICO FAVORISCE IL RIMESCOLAMENTO DELLE ACQUE, CUI SEGUE:13;• AUMENTO DELLA TORBIDITÀ PER RISOSPENSIONE DEI SEDIMENTI;13;• AUMENTO DELLA VELOCITÀ DI CICLIZZAZIONE DEI NUTRIENTI;13;• AUMENTO DEL RISCHIO DI FIORITURE DI ALGHE VERDI E AZZURRE TOSSICHE, LA RIDUZIONE DEI LIVELLI DI OSSIGENO DISCIOLTO E, CONSEGUENTEMENTE, DELLO STRESS SULLA FAUNA ACQUATICA;
IL BUCO DELL’OZONO
Il cloro radicale cha si libera dai CFC per l’azione della radiazione ultravioletta è altamente reattivo e interferisce con li ciclo dell’ozono in atmosfera, eliminando O3.
Partecipando in modo catalitico, il cloro radicale non è eliminato, per cui è in grado di reagire ulteriormente. Si stima infatti che una molecola di cloro possa trasformare in ossigeno 40 000 molecole di ozono
CICLO SEDIMENTARIO
I sedimenti subiscono nel tempo una serie di eventi e trasformazioni definita ciclo sedimentario:13;Degradazione (o alterazione)13;Erosione13;Trasporto13;Deposito (o sedimentazione)13;Seppellimento13;Diagenesi13;Un nuovo ciclo inizia con un fenomeno di emersione dovuto ad un abbassamento relativo del livello marino (dovuto a cause tettoniche o climatico-eustatiche).
CICLO DEL FOSFORO
Dal momento che il fosforo in natura è prevalentemente13;presente come fosfato, il ciclo del fosforo non interessa13;l’atmosfera.13;Il ciclo di breve termine è “imperfetto”, perché il fosforo13;dilavato dalle rocce è parzialmente riciclato nella rete13;trofica e parzialmente accumulato nella litosfera.13;La chiusura del ciclo si realizza con il ciclo sedimentario
Il ciclo del fosforo è fortemente influenzato dall’attività13;antropica, tramite:13;Input ⇓13;- Estrazione del fosforo minerale per uso fertilizzante13;(2 Mtonn/ anno);13;- Utilizzazione del fosfato nei tensioattivi (detersivi);13;- Scarico di reflui organici urbani e zootecnici nelle acque13;superficiali13;Output ⇑13;-Pesca (60000 tonn /anno);13;Dal momento che il fosforo rappresenta il13;principale fattore limitante per la produzione13;primaria nella maggior parte degli ambienti13;acquatici d’acqua dolce e marina, i carichi di13;fosforo sono i principali responsabili del13;fenomeno di EUTROFIZZAZIONE
ELEMENTO INDISPENSABILE PER LE TRASFORMAZIONI BIOENERGETICHE
IL FOSFORO TENDE A SEDIMENTARE, PORTARSI SUL FONDO DEGLI OCEANI, DOVE COSTITUIRANNO LE RISERVE GEOLOGICHE
IL SUOLO COSTITUISCE UNA GRANDE FASE DI RISERVA
IL FOSFORO ORGANICO DEI DETRITI, VIENE MINERALIZZATO DA FOSFOBATTERI, IMMEDIATAMENTE RIUTILIZZABILE DAI PRODUTTORI
EUTROFIZZAZIONE
È L'ARRICCHIMENTO NUTRITIVO DEGLI AMBIENTI D'ACQUA, CHE DETERMINA UN SENSIBILE AUMENTO DELLA PRODUZIONE PRIMARIA, IN PARTICOLARE UNA FIORITURA ALGALE ABNORME, GENERALMENTE IMPUTABILE AGLI SCARICHI DELL'ATTIVITÀ UMANA
I DUE NUTRIENTI CRITICI IN QUESTO PROCESSO SONO L'AZOTO E FOSFORO
IN LINEA DI MASSIMA L'INQUINAMENTO DEL FOSFORO È PIÙ CONTROLLABILE, MENTRE QUELLO DELL'AZOTO È PIÙ PROBLEMATICO, PER I COMPLESSI PROCESSI DI SCAMBIO CON L'ATMOSFERA
CICLO DELL'AZOTO
Il ciclo dell'azoto è un ciclo biogeochimico con il quale l'azoto si muove principalmente tra l'atmosfera, il terreno e gli esseri viventi. Questo ciclo viene definito gassoso poiché il pool di riserva, cioè il serbatoio di questo elemento chimico, è appunto l'atmosfera, dove l'azoto occupa circa il 78 % del volume totale.
Il ciclo dell’azoto è fortemente influenzato13;dall’attività antropica, tramite:13;Input ⇓13;- Produzione di ammoniaca da azoto atmosferico13;per uso fertilizzante13;- Scarico di reflui organici urbani e zootecnici nelle13;acque superficiali (EUTROFIZZAZIONE)13;- Combustione dei combustibili fossili (produzione di13;ossidi di azoto - NOx)13;Output ⇑13;-Pesca
Elemento essenzizle per i viventi
Quello presente in atmosfera non è utilizzabile
Solo pochi organismi possono fissarlo e i più efficienti sono i simbionti che arrivano al 10%
La maggior parte dell'azoto viene assimilato attraverso il suolo e non dall'atmosfera
La maggior parte viene riciclato all'interno dell'ecosistema
il suolo fertile e maturo è una riserva importante
cicli chiusi
ecosistemi maturi
tipo forestale
produttori
consumatori
decompositori
ciclo aperto
ecosistemi giovani
alta produttività
tipo agricoli
supporto attraverso concimi
CICLO DELLO ZOLFO
Lo zolfo presente nell'ambiente può derivare da eruzioni vulcaniche (soprattutto sotto forma di H2S), da attività industriali o da incendi che, in seguito alla combustione, liberano in atmosfera ossidi di zolfo (SO2).
LO ZOLFO È ASSAI DIFFUSO IN NATURA
NELL'ACQUA COME SOLFATO
NEI SEDIMENTI COME SOLFATO E COME SOLFURI
NELL'ARIA COME ANIDRIDE SOLFOROSA
NELLA CATENA DEL DETRITO, LA RIDUZIONE BATTERICA PORTA ALLA FORMAZIONE DI IDROGENO SOLFORATO, CHE PUÒ SEGUIRE DUE STRADE
OSSIDATO
PRODUZIONE DI SOLFATO INORGANICO NEI SEDIMENTI E NEL SUOLO, SUBITO RIUTILIZZABILE DEI PRODUTTORI
FOTOOSSIDATO
FORMAZIONE DI ZOLFO MOLECOLARE, CHE TENDE A DEPOSITARSI NEI SEDIMENTI E PARTECIPARE COSÌ AI CICLI GEOLOGICI APERIODICI DI LUNGA DURATA
NELL'ATMOSFERA È PRESENTE COME ANIDRIDE SOLFOROSA DOVUTA SIA A CAUSE NATURALI CHE UMANE
VIENE OSSIDATA AD ANIDRIDE SOLFORICA, CHE A CONTATTO CON L'ACQUA FORMA ACIDO SOLFORICO, CON IL RISULTATO DELLE PIOGGE ACIDE
PIOGGIE ACIDE
Una pioggia viene definita acida quando il suo pH è minore di 5
Gli effetti delle deposizioni acide si manifestano a diversi livelli: sono stati riscontrati effetti negativi sulle foreste, sulle acque dolci e sui terreni, sugli insetti acquatici e più in generale sulle forme di vita acquatiche e vegetali, sulla salute umana ed anche a livello urbanistico, col danneggiamento di edifici sia moderni che storici.
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