LA CIRCOLAZIONE DELLA MATERIA (ECOLOGIA)
2024-08-07 08:05:55 0 Segnala
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Schema/Contenuto
LOGICA DEI CICLI CHIUSI
NEI SISTEMI AMBIENTALI LA MATERIA CIRCOLA INCESSANTEMENTE
SI TRASFERISCE DA UN PUNTO ALL'ALTRO DEL PIANETA ATTRAVERSO FORZE GENERATE E SOSTENUTE DALL'ENERGIA CHE FLUISCE ATTRAVERSO L'ECOSFERA
PASSA DA UN COMPARTIMENTO ALL'ALTRO, IDENTIFICATI COME LE GRANDI SFERE GEOCHIMICHE DEL PIANETA
SFERE GEOOCHIMICHE
LITOSFERA
INVOLUCRO PROFONDO 70-150 KM
IDROSFERA
PORZIONE LIQUIDA DELLA TERRA CON UN VOLUME GLOBALE DI CIRCA 1500 MILIONI DI KMC.
PEDOSFERA
SOTTILE STRATO CON SPESSORE CHE VARIA DA POCHI CENTIMETRI A 1 M O PIÙ
ATMOSFERA
STRATO GASSOSO CHE RICOPRE LA SUPERFICIE DEL DIVERSI PIANETI
BIOSFERA
COMPLESSO DEGLI ORGANISMI VIVENTI SULLA TERRA
BIOMASSA GLOBALE STIMATA IN QUASI 2000 MILIARDI DI TONNELLATE DI PESO SECCO DI CUI SOLO L'1 ‰ È LA BIOMASSA ANIMALE
ANTROPOSFERA
SFERA DELLE ATTIVITÀ DELLE OPERE DELL'UOMO COME SOGGETTO CULTURALE
COMPONENTI ABIOTICHE SOLIDE DEGLI ECOSISTEMI
LITOSFERA
La litosfera è la parte rigida esterna del pianeta Terra. Comprende la crosta terrestre e la porzione del mantello esterno che mantiene un comportamento elastico.
ATMOSFERA
L’ATMOSFERA ASSORBE LA RADIAZIONE SOLARE DIRETTA VERSO LA TERRA IN FUNZIONE DELLA LUNGHEZZA D’ONDA
La presenza di vapore acqueo (nubi), CO2,13;CH4 ed altri gas che assorbono e riemettono13;radiazione infrarossa, determina13;“l’intrappolamento” dell’energia termica13;nella tropopausa (EFFETTO SERRA)
ACQUA, SOLUZIONI SALINE E DI GAS
La componente liquida degli ecosistemi è costituita essenzialmente dall’acqua, che non è presente in forma pura, ma come soluzione di ioni e gas .13;I gas atmosferici e alcuni ioni sono soggetti ad equilibri chimici aria-acqua-sedimento che controllano la loro concentrazione in acqua.13;Temperatura e pressione influenzano gli equilibri chimici e quindi la solubilità di gas e composti ionici.
PEDOSFERA
Il suolo è lo strato superficiale che ricopre la crosta terrestre, derivante dall'alterazione di un substrato roccioso, chiamato roccia madre, per azione chimica, fisica e biologica esercitata da tutti gli agenti superficiali e dagli organismi presenti su di esso.
COME PER LE CATENE ENERGETICHE, ANCHE CICLI DELLE SOSTANZE SI INTRECCIANO TRA LORO
IN UN AMBIENTE STABILE SI SVILUPPANO TENDENZIALMENTE SEMPRE CICLI CHIUSI, IN MOLTI CASI ANCHE CON INTENSA E RICICLIZZAZIONE INTERNA
PER DEFINIRE CICLO BISOGNA INDIVIDUARNE
LA CAPACITÀ DEL COMPARTIMENTO
(dQ)
LA VELOCITÀ DEI TRASFERIMENTI
(dt)
IL TEMPO DI RESIDENZA O TURN-OVER
È DATO DAL RAPPORTO FRA LA CAPACITÀ DEL COMPARTIMENTO E LA VELOCITÀ DEL TRASFERIMENTO IN CONDIZIONI DI STATO STAZIONARIO
(dQ/dt)
PASSANDO DALLA LITOSFERA ALLA BIOSFERA IL TURNOVER AUMENTA DI VELOCITÀ
CONSIDERARE LA DINAMICA AMBIENTALE NEI SOLI TEMPI BREVI PUÒ SEMBRARE PIÙ SEMPLICE, MA È ASSAI PERICOLOSO NELLA GESTIONE DEL TERRITORIO
CICLI GEOLOGICI
TETTONICA A PLACCHE
AREA DISTENSIONE (ZONA DI RIFT)
AREA DI COMPRESSIONE (ZONA DI SUBDUZIONE E DI OROGENESI)
CICLI LUNGHI E NON PREVEDIBILI
PERIODO DI STABILITA' GEOMORFOLOGICA (BIOSTASIA)
ASSENZA DI EROSIONE
SVILUPPO COMUNITA' BIOTICA
STADIO TERMINALE STAZIONARIO E DURATURO
DISCIOGLIMENTO SALI DEL SUOLO PER EROSIONE
MIGRAZIONE VERSO MARE
DEPOSITO SUI FONDALI
FORMAZIONI BIOCHIMICHE
CALCARI
DOLOMIE
ROCCE SILICEE
SUOLI LISCIVIATI
ACIDI
ALLUMINIO
ARGILLE
FERRO
SUCCESSIONE COMUNITA' BIOTICA
BRUGHIERE
CASTAGNETI
ECC.
PIENA MATURITA'
FORESTA
80-100 ANNI
SUOLO
300-400 ANNI
STADIO MATURO DELL'ECOSISTEMA
PERIODO DI INSTABILITA' GEOMORFOLOGICA (RHEXISTASIA)
DETURPAMENTO DELLA COPERTURA FORESTALE
UOMO
CLIMA
DISBOSCAMENTI
DEFORMAZIONI TETTONICHE
EROSIONE IDRICA E EOLICA DEL SUOLO
MIGRAZIONE VERSO MARE
FRAMMENTI GROSSOLANI
EROSIONE
SALI DISCIOLTI
LISCIVIAZIONE
SEDIMENTI E FORMAZIONE DI ROCCE CLASTICHE
ARENARIE
CONGLOMERATI
ARGILLE
ECC.
FORMAZIONE DI SEDIMENTI DIAGENIZZATI
MARNA
IMPORTANTI PER UNA ANALISI AMBIENTALE, PER UNA PREVENZIONE
REGOLE DELLA PREVENZIONE
INFORMAZIONE SUI PROCESSI IN ATTO E SUI RISCHI DERIVATI
NORME TECNICHE IDONEE
APPLICAZIONE DELLE NORME
CICLI BIOGEOCHIMICI
RICICLIZZAZIONE
CONSISTE NELLA RIUTILIZZAZIONE DEI NUTRIENTI ALL'INTERNO DEL SISTEMA, SENZA CHE ESSI RITORNINO A COMPARTIMENTO GEOLOGICO DI RISERVA
LA NATURA UTILIZZA QUESTO PROCESSO IN TUTTI QUEI CASI IN CUI IL PASSAGGIO DALLA FORMA NON DISPONIBILE A QUELLA DISPONIBILE È ASSAI DISPENDIOSO IN TERMINI ENERGETICI
L'INDICE DI RICICLIZZAZIONE È DATO DAL RAPPORTO TRA LA PARTE (R) DEL QUANTITATIVO RICICLATO DELLA SOSTANZA CON LA SOSTANZA STESSA (Q)
R/Q
IN NATURA DURANTE GLI STADI PIONIERI DELLA SUCCESSIONE QUANDO LE RISORSE SONO ABBONDANTI È BASSO (<0,1)
NEGLI STADI DI MATURITÀ INVECE, QUANDO I NUTRIENTI DIVENTANO SEMPRE PIÙ INTRABIOTICI, OSSIA VENGONO SCAMBIATI ALL'INTERNO DI UNA RETE ALIMENTARE FORMATO DA ORGANISMI VIVENTI, L'INDICE È ALTO (>0,5)
NEGLI AMBIENTI TERRESTRI LA SEDE ELETTIVA DEL PROCESSO DI RICICLIZZAZIONE È IL SUOLO
QUI AVVENGONO LE FASI DI UMIFICAZIONE (HUMUS) E MINERALIZZAZIONE
IN 1 M2 DI SUOLO POSSONO ESSERE PRESENTI OLTRE 1000 SPECIE DI ORGANISMI ANIMALI FRA DETRIVORI E DECOMPOSITORI, CON OLTRE 10 MILIONI DI INDIVIDUI
IMPORTANTI PROCESSI DI RICICLIZZAZIONE SI REALIZZANO MEDIANTE RAPPORTI SIMBIOTICI
IL GRADO DI RICICLIZZAZIONE È FAVORITO ANCHE DALL'ABBONDANTE EVAPOTRASPIRAZIONE
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